Quando ero piccola mi divertivo a
guardare le nuvole perché in ogni forma scorgevo qualcosa di reale: un animale,
un volto, delle piccole rappresentazioni.
Lo faccio ancora quando sono in
vacanza, quando viaggio in pullman e posso godermi il panorama circostante.
La stessa attitudine ce l’ho per
tutto ciò che mi circonda. Guardo, osservo, vedo cose che altri non vedono e
non percepiscono.
Capita anche nei confronti delle
cose che io stessa faccio. Per esempio, sto cucinando, e nella girata d’olio
sulla pentola vedo rappresentata una figura femminile. La fotografo e poi la
riproduco a matita, o ne faccio addirittura un quadro.