domenica 23 febbraio 2020

L’occhio dell’artista

Quando ero piccola mi divertivo a guardare le nuvole perché in ogni forma scorgevo qualcosa di reale: un animale, un volto, delle piccole rappresentazioni.
Lo faccio ancora quando sono in vacanza, quando viaggio in pullman e posso godermi il panorama circostante.
La stessa attitudine ce l’ho per tutto ciò che mi circonda. Guardo, osservo, vedo cose che altri non vedono e non percepiscono.
Capita anche nei confronti delle cose che io stessa faccio. Per esempio, sto cucinando, e nella girata d’olio sulla pentola vedo rappresentata una figura femminile. La fotografo e poi la riproduco a matita, o ne faccio addirittura un quadro.