Nuovo episodio di Darla & Daniel, correlato con foto prese dal web.
Per il momento è così :P
Buona lettura!
Foto dal Web: Castello di Beinette in prospettiva |
- Capitolo 13 -
La seconda casa, quella della
famiglia Waters, era anch’essa abitata e distava circa due chilometri dalla
prima. Una bella camminata.
Darla vi giunse alle sette di
sera. Sapeva che doveva sbrigarsi perché la casa sul fiume, terza ed ultima
tappa, sarebbe divenuta inaccessibile a partire dalle nove di sera, e non aveva
intenzione di fare incontri inquietanti.
I Waters avevano tre figli
maschi, tra i 7 ed i 10 anni, tipica fascia di età da esploratori. L’ultima
cosa di cui aveva bisogno era una caccia al tesoro scatenata dalla curiosità di
tre piccole pesti. Willy, Bradley e David li conosceva da molti anni, e sapeva
di poter contare su di loro nel tenere a bada le tre streghe che le stavano
alle costole. Doveva solo trovare le parole giuste per non accendere eccessivamente
la loro curiosità, altrimenti le si sarebbe ritorta contro. Willy fu il primo
ad andarle incontro sul viale di ingresso. Per Darla aveva sempre un sorriso e
un abbraccio, conditi da tanto entusiasmo.
“Mammaaaa, guarda chi è venuto a
trovarci?”
I due fratelli più piccoli
solitamente uscivano urlando dalla felicità. “Yeahhh yeahh” e si aggrappavano
ognuno ad una gamba. Sapevano che Darla portava sempre con sé cose strane,
storie mai sentite, e segreti da custodire. Insomma era una del gruppo, era una
di loro.
“Ciao Darla, da quanto non venivi
a trovarci!” – Denise l’accolse con in mano uno strofinaccio della cucina.
Sorrideva mentre si asciugava le mani immerse fino a pochi minuti prima nell’acqua
fredda. Il tocco con la sua pelle fresca le ricordò sua madre, anche lei aveva
l’abitudine di lavare i piatti a mano.
“Ciao Denise, sono solo di
passaggio a dire il vero. Devo sistemare delle cose entro sera”, disse
guardandola dritto negli occhi. La vecchia e cara amica di mamma, colse al volo
l’allusione al pugnale senza bisogno di nominarlo. Entrarono in casa e
parlarono per almeno tre quarti d’ora. Quando la riaccompagnò al cancello di
ingresso la rassicurò sulla loro collaborazione, soprattutto dei ragazzi che in
fatto di inventiva sui depistaggi non avevano concorrenti.
Alla terza casa arrivò con il
fiatone. La casa sul fiume era abbandonata da molti anni, ed era più grande rispetto
alle due precedenti. Constava di 52 stanze disposte su tre piani, con un
sottotetto al quarto piano diviso in tre sezioni, la sua meta.
Foto dal web: Castello di Beinette |
Al piano terreno, dove non
ristagnava dell’acqua, alcuni animali avevano creato la loro tana. Le scale per
accedere ai piani superiori erano marcie e traballanti, e giungere in soffitta
incolumi era praticamente un miracolo. In una parola era un’impresa pericolosa,
e nella malaugurata ipotesi di un’incidente, chi l’avrebbe mai trovata? Non
aveva condiviso le sue mete con nessuno, neppure con suo padre, e Daniel non lo
sentiva da giorni. In quella casa fatiscente, la sua mancanza si fece più forte,
sia fisicamente sia mentalmente, e per un istante tutto si fece più difficile
ed oppressivo. Lo avrebbe rivisto presto, doveva solo resistere altri due
giorni. Il preludio di un incontro che le diede un senso di liberazione
immediata, come se avesse due ali per poter spiccare in volo.
... to be continued ...
All rights reserved
(Tutti i diritti riservati)
Ciao Marina. Procede davvero bene questa blog novel. Sempre più misteriosa e intrigante.
RispondiEliminaQuel pugnale.... quante storie racconterebbe se potesse parlare..
Buona giornata
Eh sì e prima o poi lo vedremo in azione!
EliminaBuon inizio settimana (nuova)
Marina
Concordo con Patricia! Sta procedendo davvero bene e ... ci tiene con il fiato sospeso.
RispondiEliminaUn abbraccio
Maria
:)
EliminaSono contenta che ti sei aggiunta tra i lettori fissi.
Un abbraccio
Marina
Stavo per perdermi questa puntata...
RispondiEliminaImmagino che la casa riserverà delle belle sorprese alla nostra Darla ;-)
Forse ;)
EliminaArriverà presto un nuovo episodio, anzi l'ho appena pubblicato ^-^
Marina