domenica 5 marzo 2017

Darla & Daniel #14

Con l’episodio di stasera, accompagnato da due disegni che ho fatto nel lontano 1997, la vita dei due protagonisti sta per cambiare radicalmente.
Mi piacerebbe spendere due righe sui disegni, ma se vi svelo i retroscena temo che verrà rovinata la trama della blog novel.
Lasciamo quindi che rimanga un mistero?
Buona lettura!

- Capitolo 14 -
Darla stava camminando sul sentiero che l’avrebbe portata a casa, quando un rumore assordante la spinse ad accovacciarsi per terra sulle ginocchia, portandosi istintivamente le mani alla testa, come se da un momento all’altro qualcosa di molto pesante le sarebbe piombato sulla nuca.
Aveva lasciato la casa sul fiume da poco più di cinque minuti, e questa era esplosa fragorosamente riducendosi in un attimo ad un misero mucchio di macerie.
Una nube di polvere si sollevò alta in cielo. Darla non poteva credere ai suoi occhi. Alla fortuna di aver scampato una fine certa, si aggiungeva la sfortuna di non avere più un terzo nascondiglio, e di aver perso tempo prezioso. La sua tiepida reazione aveva dato la conferma che il pugnale non era nascosto in quella casa. Mancavano ancora 48 ore, come avrebbe potuto prendere altro tempo? Non poteva cercare un’altra casa, altrimenti avrebbero pensato che il pugnale lo aveva ancora con sé, e avrebbe di fatto escluso gli altri due nascondigli. Decise allora di rientrare a casa, facendo credere di avere già depositato il pugnale al sicuro in una delle precedenti abitazioni. In fin dei conti, era meglio avere due possibili nascondigli che nessuno!
Aveva camminato per tutto il tempo a testa bassa, persa nei pensieri, e non si era accorta che c’era Daniel ad attenderla sul portico. Era così contenta di vederlo che gli buttò le braccia al collo e lo abbracciò come se fossero stati distanti mesi anziché pochi giorni. Daniel totalmente impreparato all’evento rimase per un attimo immobile, e poi la strinse a sé.
Rimasero abbracciati coccolati dal lento tintinnio della pioggia che stava cominciando a scendere. Quando Darla si staccò da Daniel aveva uno strano luccichio negli occhi. La pioggia scendeva copiosamente ora, e lei voleva sentirla addosso per acquietare i suoi sensi.
In giardino si erano già formate delle pozzanghere e in una finì per caderci dentro. 

Momenti 1997
Perse l’equilibrio e cadde sul prato zuppo di acqua. Daniel si precipitò a soccorrerla, e nella fretta inciampò e scivolò a sua volta prima sui gradini e poi a faccia in giù nel fango.  Si trovarono, seppur distanti, uno di fronte all’altro e scoppiarono in una esilarante risata. Daniel strisciò letteralmente verso di lei, come se fosse in trincea, e dopo cinque o sei sbracciate finalmente la raggiunse.
“Tutto bene?” le chiese. I suoi occhi ridevano ancora prima delle sue labbra.
“Ma certo! È solo pioggia e … fango”. Il volto di Darla assunse un’espressione buffa che intenerì Daniel.
Bagnata fradicia, con le mani affondate nella terra bagnata, si stava divertendo come non era mai successo prima. Prese del fango e lo lanciò addosso a Daniel.
“Wooohhhh così non vale!” tuonò la sua voce. “Vuoi la guerra? Ti accontento subito” e lanciò a sua volta una zolla di terra mista ad erba.
Darla portò le braccia al volto per proteggersi, e riuscì a non sporcarsi il viso.
“Okay mi arrendo!”
“Di già?”
“Sì sono un’imbranata nella lotta”
“Peccato, ed io che ti immaginavo in un combattimento di Mud wrestling con Samanta”.
“Cosa?
“La lotta nel fango tra donne! O se preferisci una Jell-O wrestling”
“Lo so cos’è il Mud o Jell-O wrestling! Ma …”
“Ma cosa? Non posso immaginarti in versione sexy?”
“No, è che …. “ le parole non le uscivano dalla bocca, e cominciava a gesticolare con le mani per l’imbarazzo.
Daniel prese al volo quel momento di incertezza e la baciò.
Le loro labbra di sfiorarono appena. Lei non disse nulla. Nella sua testa c’era solo il tintinnio della pioggia interrotto dal battere in crescendo del suo cuore. 
Daniel aveva il respiro irregolare, e non voleva che la sua iniziativa venisse classificata come incidente, perché quel bacio lo aveva immaginato e voluto.
Dopo averle accarezzato con gli occhi le labbra bagnate dalla pioggia, le prese la nuca tra le mani e la tirò a sé per assaporarle di nuovo.
Con sua grande sorpresa Darla ricambiò.

"Bacio sotto la pioggia" - 4 luglio 1997
Avvolti in un assordante silenzio, sotto una pioggia battente, si consumò la fine di un’amicizia e l’inizio di una profonda intesa.


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2 commenti:

  1. No no non svelarci adesso il perche dei disegni! Voglio la storia prima è troppo bella.
    Fine di un'amicizia,inizio di un amore e di un sodalizio che li farà combattere fianco a fianco,intromissioni esterne (???) Permettendo. bravissima!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La trama si infittisce, e dubito che li lasceranno in pace :D
      Ci sono ancora da scoprire i poteri del pugnale ;)
      Grazie Pat, davvero!
      Un bacione.
      Marina

      Elimina

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