Ho dovuto momentaneamente mettere da parte il racconto di
Darla & Daniel tutto a vantaggio dell’altro blog, e per altri impegni
presi.
Purtroppo anche questo episodio non è accompagnato da nessun
disegno, e non sono ancora riuscita ad aggiornare quello precedente. Insomma un
disastro su tutta la linea, ma la storia continua, quindi se avete voglia di
scoprire come prosegue, non vi resta che continuare a leggere ;)
Buona lettura, sperando che sia tale :P
- Capitolo 7 -
Erano passate ormai tre settimane dall’incidente di Cal, e
la sua ferita cominciava a rimarginarsi solo ora.
I punti che gli aveva messo il
veterinario erano finalmente ricoperti dal pelo nero seppur raso rispetto al
resto. Si capiva che gli era successo qualcosa di spiacevole, ma non era più
così terrificante.
In questo arco di tempo Daniel aveva provato ad invitare
Darla a casa sua, ma lei sembrava decisa a non voler mettere piede in quella
villa.
In realtà, a sua insaputa, lei si era nascosta una notte nel
suo giardino. Cal in quel frangente ne aveva approfittato per scorrazzare nel
quartiere, libero e indisturbato, a caccia di nuovi posti inesplorati. Era così
che Darla rimaneva aggiornata su quanto succedeva nella zona, grazie agli occhi
di Cal, che poi erano i suoi.
Nel lato più buio della tenuta, sicura di non essere vista, aveva
aspettato che la luce della camera di Daniel si spegnesse prima di andare a
casa a dormire. Quella notte non riusciva a prendere sonno, e avrebbe voluto Daniel
al suo fianco a infonderle sicurezza e tenerezza. Quasi chiamato dal suo
desiderio, Daniel si era affacciato al balcone dal lato cieco, per lo più
coperto dalle fronde degli alberi. Da quel punto Darla non aveva la certezza di
non essere vista, e nel timore di venire scoperta fece imprudentemente due
passi indietro per nascondersi meglio, provocando un leggero fruscio.
“C’è qualcuno là fuori?” echeggiò la voce di Daniel nell’oscurità.
Darla smise di respirare per un tempo che le pareva
infinito, e provò terrore allo stato puro quando la coda di uno scoiattolo le
sfiorò una caviglia prima di arrampicarsi sul suo albero-tana.
“Uno scoiattolo … ma certo!” esclamò deluso, e poco dopo rientrò
in camera.
Nel dubbio atroce di essere stata
intravista, prese in mano un piccolo ramo pieno di foglie verdi ed arretrando
verso il sentiero, cancellò ogni traccia di sé, avendo cura di non cancellare
anche il passaggio dello scoiattolo. Temeva che Daniel la mattina seguente
avrebbe controllato il giardino proprio nel punto in cui si era appostata, e Cal
diede piena conferma al suo sospetto.
… to be continued …
Se volete leggere le puntate
precedenti:
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Per i disegni fai come puoi stella. Ci sono momenti troppo... pieni e dicendo pieni intendo di tutto 🤐
RispondiEliminaIl racconto invece procede bene 😊 la faccenda che il micio sia gli occhi di Darla è un'idea geniale e fa pensare ad un rapporto speciale tra i due. A meno che.... non ci sia del paranormale in questa tua novel 😊
Bacio
Un po' e un po' ;)
EliminaPeriodo pieno di tutto, ci hai proprio azzeccato!
Un bacione.
Marina
Geniale la trovata del micio che in realtà è gli occhi di Darla,fa entrare la storia e il lettore in una dimensione paranormale.Per i disegni non preoccuparti, non sempre si ha il tempo per fare tutto.
RispondiEliminaBuona domenica
Sì ma ho voglia di farli sti benedetti disegni :D
EliminaGrazie della comprensione cmq Ofelia. Bello sapere che anche tu segui la vicenda.
Buona domenica (di questa settimana ^_^)
Alla prossima
Marina